Questa rubrica contiene articoli e interventi miei o altrui a carattere culturale, artistico e spirituale, volti a definire dei possibili spunti di ricerca e di riflessione nei diversi campi del pensiero umano, come una sorta di pars costruens intorno ad argomenti di particolare interesse, in essa variamente rappresentati: i miei sono firmati tramite data e indirizzo web a fondo pagina, gli altri hanno l'indicazione dell'autore o del sito relativo subito dopo il titolo.

L'importanza della cultura e dell'arte nella ricerca spirituale del nostro tempo appare del resto centrale per la formazione di una coscienza individuale e collettiva, poiché ci fornisce un'immagine chiara di ciò che pensano, dicono o fanno gli esseri umani intorno a noi: dopodiché, fermarsi a tal punto e accontentarsi di ciò può essere inutile e fuorviante, poiché ci dà l'illusione che una comprensione mentale della realtà sia di per sé sufficiente a cambiarla - il che non è vero, come ben tutti sappiamo.

Ma senza un'analisi a monte e uno studio condotto anche sul piano intellettuale non è comunque possibile andare molto lontano, perché si rischia di rimanere inchiodati a banalità di ogni tipo, di cui il nostro tempo è un esempio: quindi è auspicabile unire fra loro la mente e il cuore, la fede e la scienza, l'intuizione e il pensiero per dedicarci umilmente alla ricerca interiore, senza pregiudizi né veti posti a sbarrarci la strada.

E' questo infatti lo scopo di questa rubrica: per essere pronti ad agire, quando il momento verrà.

L'unica cultura che riconosco è quella delle idee che diventano azioni. (Ezra Pound)

Roma, 13 Settembre 2013

www.pierluigigallo.org

San Benedetto da Norcia

Categoria: Risonanze Mercoledì, 01 Giugno 2016 Scritto da S.Benedetto da Norcia Stampa Email

Parlare e insegnare spetta al maestro, tacere e ascoltare si addice al discepolo (San Benedetto)

Patriarca dei Monaci d’Occidente e Patrono degli Esorcisti (V° secolo), festa 21 marzo.

Invocato contro il veleno, i malefici, l’erisipela, le infiammazioni, la febbre, la renella, i calcoli. La sua intercessione è potente in favore degli agonizzanti e per i combattenti.

Dopo aver cominciato i suoi studi a Roma, Benedetto si ritirò a Subiaco, in una grotta, dove un monaco di nome Romano lo nutrì per tre anni, facendo scendere in un paniere il pezzo di pane che ne costituiva l’unico alimento. Parecchi discepoli ne accettarono gli insegnamenti. Costruì dodici monasteri, poi si ritirò a vivere a Monte Cassino che divenne ben presto un vivaio di santi.

I miracoli ottenuti invocando la sua intercessione sono innumerevoli. Si attribuisce alla medaglia che porta il suo nome, sia che la si tenga addosso, sia che si applichi sulle parti malate, sia che si beva l’acqua nella quale sia stata immersa, effetti prodigiosi nei pericoli e contro le malattie degli animali domestici. Ogni lettera dell’iscrizione presente sulla medaglia è parte integrante di un potente esorcismo. Ne diamo di seguito la descrizione e la spiegazione.

C. S. P. B. Crux Sancti Patris Benedicti - Croce del Santo Padre Benedetto *  C. S. S. M. L. Crux Sacra Sit Mihi Lux - Croce Sacra Sii la Mia Luce

N. D. S. M. D. Non Draco Sit Mihi Dux - Che il Dragone Non Sia il Mio Duce *  V. R. S. Vadre Retro satana - Allontanati satana!

N. S. M. V. Non Suade Mihi Vana - Non Mi Persuaderai di Cose Vane *  S. M. Q. L. Sunt Mala Quae Libas - Ciò Che Mi Offri è Cattivo

I. V. B. Ipsa Venena Bibas - Bevi tu stesso i tuoi Veleni. E così sia, amen.