Ritratti

MARIANO BALLESTER SJ – Sacerdote gesuita spagnolo, ex direttore del CIPO (Centro Internazionale di Pastorale della Preghiera) e fondatore di MPA (Meditazione Profonda e Autoconoscenza), ha svolto negli anni una vasta attività di diffusione e promozione della pratica della meditazione silenziosa, sia in ambito cattolico che laico, attraverso la pubblicazione di numerosi libri e l'organizzazione di incontri e corsi periodici sul tema. L'ho conosciuto per caso intorno alla metà degli anni Ottanta, e sebbene il mio rapporto col mondo cattolico fosse allora pressoché inesistente ho incontrato in lui un vero amico e una guida open minded, che mi ha permesso di riconciliarmi interiormente con questa nobile tradizione spirituale, della quale ho imparato ad apprezzare profondità e buona fede, a dispetto dei tanti pregiudizi correnti. Diretto responsabile della nascita nel 1990 del Centro Ricerche Musica dal Profondo (in seguito allo storico seminario su Musica e Meditazione nei Secoli al CIPO), del suo insegnamento resta traccia, nella vita del Centro, nel Settore Canto dell'Om e Meditazione Profonda, dedicato allo studio delle tradizioni musicali della terra, alla pratica del canto armonico, del canto collettivo dell'Om e della meditazione silenziosa.

MARINA BUGHI – E' la mia moglie amatissima, che conosco fin dalla fine degli anni Settanta e con la quale convivo da quarant'anni, condividendo con lei non solo le gioie e i dolori della vita quotidiana ma anche le fatiche dell'allestimento del Centro e delle sue attività pubbliche. Donna dinamica e piena di risorse, avrei preferito qualche volta lo fosse stata un po' meno, poiché la mia vita - forse troppo intellettuale e mentale - con lei si è movimentata non poco, lasciandomi spesso alle prese con peripezie di ogni genere, di cui non sentivo certo la mancanza. Grande devota del Maestro Sai Baba (ben più di me, che sono solo un pivello), mi ha aiutato a conoscermi meglio e a migliorarmi parecchio, sia nel carattere che nel rapporto con gli altri: del suo insegnamento resta quindi una traccia solo dentro il mio cuore - ma non è poca cosa, visto il ruolo centrale che ad esso hanno sempre dato le tradizioni spirituali di tutto il mondo. Spero di passare con lei molti anni ancora in futuro, nella speranza però che si decida finalmente a darsi una calmata… perché altri quarant'anni così non li reggo davvero!

DASKALOS – Al secolo Styllianos Attheshlis, ma universalmente noto col nome di Daskalos (in greco "maestro"), ha raggiunto la notorietà con i tre libri che Kiryachos Marchides ha voluto dedicargli negli anni Novanta, rendendolo famoso sotto la definizione di "Mago di Strovolos". Importante esponente del Cristianesimo esoterico di matrice essena e greco-ortodossa, ha fondato a Cipro la Scuola dei Ricercatori di Verità, diretta dopo la sua morte dalla figlia Panagyotha, lasciando una ricca testimonianza del suo insegnamento attraverso una vasta raccolta di scritti e di conferenze videoregistrate. L'ho conosciuto insieme a Marina nel 1994 alla Stoà di Strovolos (Nicosia), e l'incontro con lui (incontro di sguardi, perché non ha proferito parola) è stato per me decisivo sia sul piano personale che su quello spirituale, attraverso il successivo approfondimento del suo insegnamento esoterico e delle tematiche connesse alla mistica dell'Oriente cristiano. Del suo insegnamento resta quindi traccia, nella vita del Centro, nel Settore La Tradizione Smarrita, dedicato allo studio delle scuole gnostiche e misteriosofiche del Vicino Oriente antico e al loro influsso sulle correnti mistiche ed esoteriche della storia europea. 
 

pap.1PINO GALLO – Il suo nome completo è "Pellegrino Carmelo", e mai nomen omen fu tanto appropriato nel parlare di lui e della sua eredità: proveniente dalla Calabria grecanica e da un villaggio sperduto sull’Aspromonte, la sua vita è stata un viaggio continuo per risalire la china e crearsi un destino nel mondo che conta… e così è stato. Dopo mille vite passate in silenzio sui picchi andini o nelle selve dell’India è finalmente approdato nella città eterna e vi ha fissato la sua residenza, facendosi strada professionalmente e divenendo così, in breve tempo, un progettista e ingegnere lungimirante e geniale, famoso e applaudito soprattutto all’estero nel campo dell'edilizia strutturale civile in calcestruzzo armato precompresso. Sui miei interessi esoterici e spirituali non ci siamo mai presi, ma mi ha lasciato ugualmente un’impronta indelebile in un altro campo, quello della lotta usque ad sanguinem contro ogni forma di autoritarismo ideologico, sia esplicito che malcelato (che è ben diverso dalla legittima auctoritas, sia ben chiaro), essendo stato da giovane anche un pugile dilettante nella Napoli del dopoguerra… una strana figura di padre dunque la sua, ma questo è stato per me in ogni caso, e io lo rimpiago davvero. Ciao Pino!

claudiolanzi

CLAUDIO LANZI Ingegnere romano, accademico tiberino e cultore di scienze pitagoriche e tradizionali, ha fondato nel 1975 l'associazione culturale Simmetria (oggi Simmetria Institute Library Museum), prima come gruppo di ricerca sulle tradizioni spirituali d'Oriente e d'Occidente e successivamente come iniziativa editoriale autonoma, con relativa attività didattica, rivista on line e centro studi ermetici e sapienziali. L'ho conosciuto negli anni Novanta durante i miei corsi di Musica dal Profondo, e il nostro incontro ha contribuito in maniera determinante a orientare in senso tradizionale e "templarista esoterico" (sebbene decisamente sui generis, devo dire) la mia concezione del mondo, della spiritualità e della mistica, abbandonando per sempre, grazie al suo benefico influsso, quella cultura laicista, ribellista e ateista - ribellista è diverso da rivoluzionaria - da cui provenivo negli anni ruggenti della mia gioventù. Di lui resta quindi una traccia, nella vita del Centro, in quell'impronta bypartisan e trasversale che ho impresso col tempo ai miei studi esoterici, tesi a cercare un superamento dialettico dei due poli antitetici di Tradizione e Rivoluzione nel tentativo di giungere, un giorno, a un terzo polo finale che li oltrepassi entrambi.

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SERGIO MERCANZIN - Sacerdote, giornalista, conferenziere, saggista ed esperto di tematiche relative all'Oriente cristiano e alla Russia ortodossa, è stato nel 1976 co-fondatore del Centro Russia Ecumenica, originariamente dedicato all'assistenza e all'aiuto dei profughi dall'ex Unione Sovietica e successivamente trasformatosi in punto di incontro e di dialogo fra ortodossi e cattolici, nonché in uno dei luoghi più importanti in Italia per la conoscenza e lo studio della pittura di icone secondo lo stile bizantino-slavo. Padovano doc, particolarmente flessibile e aperto con tutti, ha condotto negli anni una complessa opera di mediazione teologica nei più diversi campi della spiritualità e della cultura contemporanea, alternandola con l'approfondimento e la promozione dell'antica tradizione monastica dell'Oriente cristiano, da lui particolarmente amata e venerata. È stato lui ad accogliermi per la prima volta nel 1990 e a permettermi così di inaugurare i miei corsi di Musica dal Profondo, e anche quando talvolta ho sfiorato il filo dell’eresia (dal punto di vista ecclesiastico, s'intende) l’ha sempre bonariamente accettato, un po' incuriosito e un po' divertito.

 
MarisaMARISA SILEONI – Detta anche Màrisa o Kaur ("principessa"), dopo un intervallo di tempo lunghissimo durante il quale ci siamo persi di vista la nostra amicizia è rifiorita di nuovo, fino al punto che poi, in breve tempo, è diventata la maggiore responsabile, all’interno del Centro, del futuro Coordinamento Nazionale per l'Unità delle Religioni ispirato all’insegnamento spirituale di Sri Sathya Sai Baba nel contesto più ampio dell’ecumenismo mistico fra le differenti fedi della terra. Pittrice, naturopata ed ex funzionario del Ministero dell'Interno (donde la sua shakti gentile ma al tempo stesso determinata), ha una dolcezza di modi e una disponibilità verso gli altri tali da attrarre chiunque nella sua scia, specialmente i malati, i sofferenti e gli emarginati, verso i quali manifesta da sempre una speciale attenzione e disponibilità. Profondamente intuitiva e inseparabile dai suoi occhiali da sole (se li tiene anche di notte o quando scende in acqua in piscina), chiunque la incontra non si scorda facilmente di lei e della sua personalità affascinante (compreso chi scrive, che la conosce e l'apprezza da quarant’anni), e per questo motivo trova anch’essa il suo posto, sicuramente non secondario, in questo amarcord personale e privato.


sri sathya sayee.1SRI SATHYA SAI BABA – Maestro spirituale indiano, ritenuto dai suoi devoti un avatar di Vishnu, ha vissuto per 86 anni nel suo ashram di Prashanti Nilayam, incontrando nel corso del tempo milioni di pellegrini da ogni parte del mondo. Fra questi c'ero anche io, giunto a Prashanti all'età di 21 anni e colpito non solo da lui ma anche dal contesto spirituale circostante, ben diverso da quell'immagine dell'India come "terra dei balocchi" dei fricchettoni nostrani che negli anni Settanta andava per la maggiore, dalla quale sono stato tenuto alla larga sia dal suo blessing gentile e deciso che dallo stile di vita spartano (e contemporaneamente anche mistico) che si praticava a quel tempo nel suo mitico ashram, che mi ha lasciato un imprinting indelebile per il resto della mia vita, di là dalle tante polemiche e dei rumors che hanno condizionato e segnato le fasi finali della sua vita. Del suo insegnamento resta quindi una traccia, nelle attività del Centro, nel Settore Unità delle Religioni dedicato allo studio delle tradizioni mistiche dei popoli della terra, all'insegna di quell'ideale di unità dei cammini spirituali che dall'alba dei tempi è stato, è e sarà uno dei contributi maggiori dell'universalismo hindu all'evoluzione interiore dell'uomo.

adrianaADRIANA ZIFFER Classico esempio di yiddische mamme (sicuramente di fattose non anche de jure), di origini veneziane ma di tempra austro-ungarica, è la mia "madre coi baffi" che tanto peso ha avuto, sia come ostacolo che come risorsa, nella formazione del mio carattere e della mia personalità. Pronipote diretta, per parte di padre, di Italo Svevo e Regina Treves, ha compiuto gli studi liceali e musicali nella Serenissima, laureandosi in lettere classiche all'Università di Padova e trasferendosi successivamente a Roma per studiare con Massimo Pallottino, Giuseppe Lugli, Attilio Degrassi, Pietro Romanelli, Margherita Guarducci e Giacomo Devoto, insegnando storia dell'arte nella scuola secondaria superiore e compiendo diverse traduzioni di testi poetici, archeologici e storico-religiosi. Piuttosto decisa e determinata (a dir poco), il nostro rapporto in gioventù burrascoso si è trasformato col tempo in comprensione reciproca senza più il desiderio di condizionarci a vicenda, e questa è stata di certo la più grande conquista di questa mia vita, e la più bella e importante: ormai a quattro anni dalla sua scomparsa, infatti, sono ancora un naufrago alla deriva, e per questo mi auguro che l'avvenire porti un po' più di luce (Mehr Licht!) alla mia anima così travagliata.

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